Il Vice Presidente del Parlamento Europeo Isabelle Durant e i rappresentanti diplomatici di 12 paesi dell’area Centrafricana, hanno inaugurato i lavori della prima sessione del” Leadership and Conflict Management for Electoral Administration” (LEAD), il primo modulo parte integrante di un importante processo di formazione
dedicato al supporto delle Commissioni Elettorali Indipendenti di 10 Stati del continente africano (tra i quali Burundi, Republica Centrafricana, RDC, Congo Brazaville, Togo, Angola, Gabon, Cameroun, Sao Tome e Principe).
L’iniziativa s’ inquadra nell’accordo raggiunto tra Openet e l’ Ecole de Formation Electorale en Afrique Centrale, istituzione nata nel 2011 dalla iniziativa dei 10 Paesi membri dell’CEEAC, Comunità economica degli Stati dell’Africa centrale, che ha come obiettivo principale il consolidamento della democrazia e della governance in Africa, attraverso la professionalizzazione dei dirigenti e di tutti i soggetti interessati al processo elettorale.
Grazie all’accordo siglato tra Openet ed EFEAC, i funzionari delle Commissioni Elettorali Indipendenti, strutture che nei Paesi in Via di Sviluppo si occupano di garantire il processo democratico e di procedere all’organizzazione e alla realizzazione delle libere elezioni, avvieranno un processo formativo a distanza basato sulla piattaforma di elearning di Openet sviluppata con alcune Università Italiane. Un sistema che garantisce accesso contemporaneo di migliaia di utenti, permette il simultaneo utilizzo di differenti lingue (nel caso in questione il francese, l’inglese, il portoghese e alcune lingue locali) a costi ridotti, tenuto conto delle aree geografiche coinvolte e delle loro reti di comunicazione terrestre.
Il ruolo di Openet è stato quello di sostenere la parte di produzione e post produzione di contenuti e-learning sviluppati con la propria divisione multimediale e di supporto alla capacity building , per un innalzamento tecnologico e didattico delle strutture tecniche delle varie Commissioni dei Paesi coinvolti.
Determinante ed essenziale è stata la creazione di una infrastruttura di rete satellitare dispiegata nelle 10 città capitali attraverso la quale verranno testati servizi dedicati al processo elettorale, dalla raccolta dei dati (con riconoscimento biometrico) alla trasmissione dei risultati elettorali.
Un grande sforzo organizzativo ed unico nel suo genere – ha sottolineato Filomena Cuccarese , COO di Openet e responsabile del progetto- Una dimostrazione evidente di quanto investire per colmare il digital divide , possa diventare fattore concreto di crescita culturale e mezzo di condivisione di esperienze e best practices in aree svantaggiate. Basti pensare che alcuni dei Paesi coinvolti nel processo sono presenti conflitti civili.